Ciao ragazzi,
la situazione molto triste di questa notte è la seguente: in tv “Io prima di te”, sul divano me medesima, termometro che segna 38, camomilla con mezzo chilo di miele, quintali di fazzoletti (sia per il raffreddore sia per i fiumi di lacrime annesse al film) e Mia, la mia gatta-panza, che dorme beatamente sul mio braccio sinistro quasi atrofizzato.
Finalmente ho creato un logo personale abbastanza decente e ho capito come pubblicare un articolo senza mandare in tilt telefono e cervello, contemporanemente. Passi in avanti.
Tra esattamente dieci giorni mi aspetta il viaggio della vita. Il primo fuori dall’Europa. Quello aspettato e desiderato da cinque lunghi anni. Quello della laurea. Quello che doveva essere da sola e invece sarà condiviso. Quello che doveva essere felice e sarà più che felice. Perché certe cose le sai prima che accadono; certe cose le senti. Certe cose si fanno meglio in due.
Non vi svelo ancora la meta ma sarà in Africa. Non sarà un viaggio molto avventuroso (primo indizio) e lo si farà più da turisti che da viaggiatori stavolta (secondo indizio), anche se, per quanto sarà rilassante e senza pensieri (terzo indizio!), abbiamo tanta voglia di scoprire cose nuove.
Ah, colui che parte con me e che mi sopporterà per dieci giorni è sempre lui, Paolo. Mio fidanzato da quasi 8 mesi (che festeggeremo proprio lì, in terre lontane), mio migliore amico, mio compagno di vita, mio complice. E molto altro. E tutto insieme. Ma di lui vi parlerò un’altra volta. O forse mai se non troverò tutte le parole necessarie per farvi capire quanto sia importante nella mia vita.
La valigia è in preparazione anche se mancano gli ultimi ordini su Asos, Shein e Zara con costumi e vestiti vari ed eventuali da aggiungere (scoprirete presto che ho un problema con gli ordini online…).
Ci aggiorniamo tra qualche giorno a valigia pronta e con qualche consiglio su cosa indossare per un viaggio nella terra del ritmo e del colore.
Hakuna Matata!!!!
Chicca.